Ogni giorno una nuova storia

 

 

In questi giorni difficili, dove il tempo si dilata e tutto sembra sospeso, il Castello dei ragazzi

continua a farvi compagnia con l'iniziativa #ioleggodacasa. Ogni giorno una nuova recensione per darvi

lo spunto per una buona lettura. Un modo per sentirci più vicini e farvi viaggiare con la fantasia!

 

Qui le istruzioni per il prestito dei libri disponibili in formato digitale sul portale Emilib-Mlol

 

 

                                                                                                                      

 

  31 marzo    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 

Servizio cacche per posta
Il Castoro, 2019, p. 130
a partire da 8 anni
 
Teodoro Fioretti ha 11 anni e da tre mesi e sette giorni non risponde più a nessuna domanda: ha proclamato uno sciopero delle parole per vendicare le ingiustizie che sta subendo.
Dopo l'incontro con un cagnolino indifeso e maltrattato che chiamerà Fango, Teo è illuminato da una strepitosa idea per infliggere una punizione a chiunque gli abbia fatto un torto: recapitare puzzolenti “pacchi vendetta” a chi compie ingiustizie. Nasce cosi' il "Servizio Cacche per Posta" che consiste “ nell'invio di un pacco contenente una quantità di cacca, gentilmente offerta da Fango, considerata pari al danno compiuto dal destinatario”. Così Teo, aiutato da Matilda la nuova socia-amica, comincia la sua attività. In poco tempo il lavoro s’intensifica fino a diventare quasi un “servizio pubblico”, ma Teo e Matilda a breve si rendono conto che spesso è complicato riuscire a capire chi sia nel giusto e chi no. A questo punto i due soci-amici decidono di interrompere il loro servizio perchè “ non si può mai sapere cosa ci sia veramente dietro alle cose”.
Tutto ciò ha, però, porta un'ondata di positività nella vita di Teo: i rapporti tra i suoi genitori separati migliorano e si rasserenano, l'amicizia con Matilda si fa più profonda e anche il bullo di turno Diego Putini svelando un lato di sé fragile e insicuro, diventa persino simpatico agli occhi di Teo.

 

 

 

  29 marzo    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 

 

 
L'assaggio
Roald Dahl
Donzelli 2020, p. 61
a partire da 11 anni
 
Una tavola imbandita in un lussuoso appartamento londinese, sei commensali ed il padrone di casa che sfida l'invitato più prestigioso, noto esperto di vini, ad indovinare la provenienza e l'annata di una rara bottiglia di Bordeaux. In palio non la solita cassa di vino convenuta nelle scommesse precedenti bensì una posta molto più alta, la mano della figlia del padrone di casa, la giovane Louise dalla quale è affascinato il famoso assaggiatore.
Il finale sarà una vera sorpresa in perfetto stile Roald Dahl.
Il libro è corredato dalle originali immagini dell'illustratore basco Iban Barrenetxea che bene si sposano con il ritmo di mistero e suspence che si crea nello svolgere della narrazione.
 
 
 
 
 
 

 

 

  28 marzo    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 

Telefono senza fili
Ilan Brenman, Renato Moriconi
Gallucci, 2014, p. 32
a partire da 5 anni

 

Cosa dici? C'è un pirata nella pineta? Nooo, hai visto un pianeta a forma di moneta! Ah, cerchi una calamita… Eh? Chi ha perso la partita? Ho capito: Margherita! Hai visto un mostro con le dita?
Un bel silent book in cui personaggi sussurrano frasi da una pagina all'altra, ma come nel telefono senza fili a cui si giocava una volta il senso e le parole possono cambiare da una bocca all'altra...
 
 

Qui una simpatica interpretazione dell'attrice Susi Danesin: https://www.youtube.com/watch?v=VxoTpOB6RVI

 

 

 

 

 

  27 marzo    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 
 
L'arca parte alle otto. 
L'esistenza di Dio spiegata da tre pinguini
Ulrich Hub, Jörg Mühle
Rizzoli, 2014, p. 92
a partire da 8 anni
 
Una colomba bianca annuncia che il diluvio universale sta per arrivare, gli animali si preparano a salire sulla biblica Arca che però mette in salvo solo due esemplari di ogni specie. Ma i pinguini sono in tre, legati da una profonda amicizia. Uno di loro si nasconderà in una valigia e riusciranno a salire a bordo. Da quella valigia, un bel momento, comincerà a uscire  la voce di Dio....
La storia e le immagini di questo racconto lo rendono un libro spassoso e divertente, vi troverete a fare grasse risate grazie ad un linguaggio frizzate e a situazioni davvero comiche. Un avvertimento: uno volta iniziata la lettura lo leggerete tutto d'un fiato per sapere come andrà a finire!
 
 
 
 
 
 

 

 

 26 marzo    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 

 

 

Oreste la peste
Aaron Blabey
Caissa Italia editore, 2019, p. 24
a partire da 4 anni
 
Oreste è un “carlino monello, ingordo ed egoista” che non ha la minima intenzione di condividere cibo, cuccia e giocattoli con nessuno, tantomeno con il suo coinquilino…il bassotto Mino.
Nonostante ciò, Mino gli vuole un gran bene e insiste per giocare insieme a lui. Purtroppo però il bassotto ottiene soltanto l’effetto di far “perdere la trebisonda” a Oreste che comincia ad ammucchiare “tutti i suoi averi” vicino alla finestra sbeffeggiando il dolce Mino. Ma ecco che …”davanti agli occhi del povero Mino, l’inespugnabile pila comincia a vacillare”… Oreste perde l’equilibrio e...a causa della caduta viene ingessato dalla testa alla coda. Ora “al bassotto tutto è permesso almeno finchè Oreste è bloccato dal gesso”.
 
 

 

 

 25 marzo     . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 
La scorciatoia
Louis Sachar
Piemme, 2017, p.184
a partire da 11 anni
 
Tamaya e Marshall percorrono da quattro anni ogni giorno la strada che corre accanto alla foresta, da casa a scuola. Sono vicini di casa, si conoscono bene: Tamaya lo osserva e sa che negli ultimi mesi è cambiato, così come i suoi voti, ma non sa che lo ha preso di mira, Chad, il bullo della scuola. Nella prestigiosa scuola che frequenta grazie a una borsa di studio, Tamaya è una “brava bambina” ubbidiente, diligente, sempre attenta a rispettare le regole, ma in questa occasione sfida il divieto imposto da sempre: seguire Marshall anche quando decide che torneranno a casa passando per il bosco proibito, la scorciatoia. Marshall infatti cerca di sfuggire alle botte di Chad, ma innesca una catena di eventi che portano alla scoperta di un segreto inquietante: un grave danno ambientale, tanto grave da generare un’epidemia che arriva a minacciare l’intera cittadina e che potrebbe avere conseguenze ancora maggiori.
A tutto ciò si aggiunge una narrazione ben costruita che alterna il racconto dei ragazzi con gli estratti di un processo che ha come oggetto gli esiti uno strano esperimento. Una malattia sconosciuta, una base segreta in mezzo al bosco e una soluzione affatto scontata, sono quindi gli ingredienti principali de La scorciatoia, un romanzo ricco di mistero, suspence e quel filo di inquietudine che sicuramente saprà regalare dei brividi ai nostri lettori.
 

 

 

 

 

 

 

  24 marzo   . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 
 
 
 
 
 
L'esplotarore
Katherine Rundell
Rizzoli, 2019, p.332
a partire da 9 anni
 
Un aereo con a bordo quattro ragazzi precipita nella foresta amazzonica e in seguito alla morte del pilota i giovani rimangono soli e si ritrovano alle prese con le necessità legate alla sopravvivenza, sino all’incontro con un adulto che vive nella giungla, isolato dal mondo.
Rundell ci presenta una narrazione corale, dipingendo l’avventura amazzonica di questi quattro giovani e un adulto. Fred è il maggiore e adora gli esploratori, ha letto tantissimi libri e ritagli di giornali su di loro; Lila invece è appassionata di scienze, di botanica come la sua mamma e di animali. Poi c’è Con, scontrosa e diffidente e geniale nel ricostruire le mappe grazie alla sua memoria visiva, e Max che ha solo cinque anni, il moccio al naso e una grande intraprendenza. L’autrice racconta i tentativi di cibarsi, di ingegnarsi per trovare il modo di tornare, ma anche di adattarsi l’uno all’altro e di fare i conti con le paure e le speranze, proprie e altrui. Racconta di come si trasformino in gruppo, in banda e di come l’incontro inaspettato con un uomo, che vive in un luogo magico, sconosciuto al resto del mondo, cambierà il loro destino. Entra così nel romanzo una riflessione sulla bellezza della natura da preservare  e sulla fragilità del pianeta. Sul rapporto tra adulti e bambini, sulla necessità di essere curiosi, di porsi domande, di crescere nel modo di ragionare e di vedere il mondo, di cosa significa scegliere.
Con la grazia che la contraddistingue Rundell tesse un romanzo che trabocca di vita, immergendo il lettore in argomenti importanti senza darlo a vedere.
 

 

 

 23 marzo  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 
Federico
Leo Lionni 
Babalibri, 2012, p. 32
a partire da 5 anni
 
Federico non è un topino come gli altri. I suoi amici stanno lavorando alacremente per procurare le scorte di cibo per l’inverno. 
Federico no.
Cosa fai? Perché non lavori?“ Gli chiesero con un tono di rimprovero. 
Come non lavoro”, rispose offeso Federico. "Sto raccogliendo i raggi di sole per il gelido inverno, i colori e le parole, perché l’inverno è grigio e lungo e rimarremo senza nulla da dirci."
E quando, nel gelo dell’inverno, i topini affamati hanno finito le provviste, ecco che le parole di Federico riscaldano e dipingono dei colori dei fiori e dell’estate e portano la vita e la speranza nei momenti più bui.
Una storia che è quasi una poesia e che ci fa riscoprire l’importanza delle parole e dell’arte.
 
Chi fa le neve, il prato, e il ruscello?
Chi fa il tempo brutto oppure bello?
Chi dà il colore alle rose e alle viole?
Chi accende la luna e il sole?
 
Quattro topini, azzurri di pelo,
che stan lassù a guardarci dal cielo.
 
Uno fa il sole e l’aria leggera
e si chiama topino di Primavera.
Bouquets profumati… serenate,
ce li regala il topino dell’Estate.
Il topino d’Autunno fa scialli e ricami
Con foglie dorate strappate dai rami.
Il topino d’Inverno, purtroppo si sa, 
ci dà questa fame… e il freddo che fa.
 
Le stagioni son quattro. Ma a volte vorrei
Che fossero sette o cinque o sei.

 

 

 

A questo link una suggestiva narrazione di Monica Morini, Teatro dell'Orsa:

https://soundcloud.com/casadellestorie/federico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   22 marzo 2020  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 
 

Il grido del lupo
Melvin Burgess
Equilibri editrice, 2017, p. 175
a partire da 11 anni
 
“La caccia era iniziata”. Questo il leitmotiv che percorre le pagine del libro: una caccia spietata, crudele che il Cacciatore mette in atto riga dopo riga, pagina dopo pagina per eliminare fisicamente i pochi lupi che ancora sopravvivono in Inghilterra, gli ultimi di una rara specie.
M. Burgess ce li descrive come creature “dal volto umano”, intelligenti, con una rete sociale e familiare e la storia della loro estinzione in Inghilterra per mano dell’uomo lo ha così profondamente colpito, tanto da narrarne la storia.
Nei suoi romanzi narra spesso di adolescenti vessati, maltrattati, socialmente fragili o emarginati. In questo caso il protagonista non è un ragazzo, ma un animale: il lupo, descritto e rappresentato da sempre come nemico dell’uomo. I lupi fanno paura, minano la nostra vita tranquilla, socialmente organizzata, ordinata, per loro non c’è posto, come forse non c’è posto per quegli adolescenti che mettono in discussione il nostro modo di vivere e pensare.
.
 
 
 
 

 

 

  21 marzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 
L’alfabeto del silenzio
E. L. Konigsburg
Oscar Mondadori Junior, 2015, p. 225
da 11 a 14 anni
 
Questo romanzo parla agli adolescenti di amicizia: vera, profonda, autentica, mescolando con sapienza questo sentimento, così caro ai giovani, ad una trama avvincente, che possiamo paragonare ad un giallo in piena regola.
Branwell e Connor sono i due protagonisti: Branwell è rinchiuso in una casa di correzione, perché accusato, ingiustamente, d’aver procurato un trauma alla sorellina neonata e dal quel momento non riesce più a parlare. Ma l’amico non si rassegna e utilizzerà uno stratagemma, un gioco che loro condividevano, fatto di un alfabeto, di parole scritte su carta per comunicare.
Passo dopo passo Branwell guiderà l’amico alla scoperta del vero colpevole e ci dirà che il suo silenzio è la giusta punizione “per ogni volta che avrei dovuto parlare, ma non l’ho fatto. Quella era la punizione. E me la meritavo”.
E quando parlerà di nuovo sarà per la prima volta con l’amico, perché Connor, ancora prima di conoscere i dettagli, gli aveva creduto e aveva visto che Branwell “stava gridando dentro. E nessuno riusciva a sentirlo”.
 
 

 

 

 

  20 marzo  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 

 

 

 

 

 

 

       

 

 

 

L'incredibile avventura dei 10 calzini fuggiti
(4 destri e 6 sinistri)
Justyna Bednarek
Salani, 2019, p. 158
a partire da 8 anni
 
Vi siete mai chiesti perché si spaiano i calzini? E' quello che si domandano la mamma e Be ogni volta che vuotano la lavatrice. Insieme all'idraulico scopriranno che i calzini fuggono da un buco posto sotto la lavatrice. Ma dove andranno? Per rispondere al questito ed incuriosirvi a leggere questo libro basta elencarne i capitoli:
  • Capitolo primo. Storia della prima calzina, che partecipò a un casting, ottenne un ruolo in una serie di successo e diventò una vera star.
  • Capitolo secondo. Storia del secondo calzino, che salvò dei topolini orfani da uno spietato sparviero e diventò papà, e poi nonno, di molti topi.
  • Capitolo terzo. Storia del terzo calzino, che si stufò di starsene nella cesta senza far niente, si diede alla politica e cambiò il mondo (naturalmente in meglio).
  • Capitolo quarto. Storia della quarta calzina, che si infilò al piede di un senzatetto, che in realtà era... no, non te lo dico: leggi e lo scoprirai!
  • Capitolo quinto. Storia del quinto calzino, che salvò un gattino da un ragazzaccio e poi si tramutò in tutt’altro.
  • Capitolo sesto. Storia del sesto calzino, che capitò su un cespuglio di rose, si arrotolò su se stesso e poi vinse un concorso per il fiore più bello.
  • Capitolo settimo. Storia del settimo calzino, che navigò fino a Hilo, ma poi tornò indietro e ricominciò tutto daccapo.
  • Capitolo ottavo. Storia dell’ottava calzina, che tappò gli spifferi in un nido di cornacchie e fece amicizia con una di loro, perché le cornacchie sono fantastiche!
  • Capitolo nove. Storia della nona calzina, che divenne una detective privata e catturò un ladro di dolci, un sudicio birbante peloso!
  • Capitolo decimo. Storia del decimo calzino, che aiutò un bambino malato a ritrovare il buonumore e ricevette un incarico molto importante.
E alla fine di queste avventure…non guarderete mai più un calzino con gli stessi occhi!
Finalista Premio Strega Ragazzi categoria 6+

 

 

 19 marzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 
I tacchini non ringraziano
Andrea Camilleri
Salani, 2018, p. 190
a partire da 9 annì
 
Se veramente un giorno riusciremo a sapere quale opinione hanno di noi gli animali, sono certo che non ci resterà da fare altro che sparire dalla faccia del pianeta, sconvolti dalla vergogna. Io, fortunatamente, non ci sarò. Ma vorrei che qualche mio pronipote consegnasse agli animali una copia di questo mio libretto, perchè di me e di moltissimi altri come me, possano avere un'opinione sia pure leggermente diversa.”
Questo uno dei due motivi - l'altro lasciamo a voi il piacere di scoprirlo - che hanno indotto Camilleri a scrivere queste 12 piccole storie, che ci raccontano della dignità dei tacchini (che muoiono, ma senza ringraziare) o del canto riconoscente di un cardellino, dell’astuzia di un lepro o della commovente compostezza di un gatto innamorato, della mite bellezza di una capra o della discreta puntualità di un serpente, che sembra timbrare un cartellino!
Dagli animali domestici a quelli selvatici, ciascun protagonista di questi racconti è stato compagno di vita o di avventure dell'autore, che ne ha saputo cogliere la personalità e con cui ha saputo convivere in reciproco rispetto ed armonia.
Dignitosi, affettuosi, beffardi, scaltri, intelligenti: ciascuno di loro sembra comprendere la logica degli uomini, che di volta in volta sfrutta a suo favore, o prova a sconfiggere con varie strategie, spesso vincenti!
Storie divertenti, poetiche o umanissime, nelle quali ciascuno potrà riconoscere tratti ed emozioni già vissute coi propri compagni e amici a due o quattro zampe!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  18 marzo   . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 

 

Il castoro, l'uovo e la gallina
Eva Francescutto, Chiara Vignocchi, Silvia Borando
minibombo, 2019, p. 40
a partire da 4 anni
 
Un castoro dormiglione riceve in custodia un misterioso uovo. Ogni animale che incontra nel bosco gli ricorda di non darlo alla gallina per nessun motivo al mondo. Il povero castoro, a causa del suo dormiveglia, non capisce bene cosa gli viene chiesto di fare...E alle prime crepe dell'uovo decide di portarlo alla gallina; cosa succederà?
Una storia all'insegna del malinteso con una morale piuttosto chiara: mai addormentarsi sul più bello!
 
 

 

 

  17 marzo  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 
Per sempre insieme, amen
Guus Kuijer
Feltrinelli kids 2012, p. 92
a partire da 10 anni
 
Primo romanzo di quattro che vede protagonista Polleke, ragazzina olandese di undici anni che sogna di fare la poetessa. La sua famiglia è piuttosto strana, la madre è fidanzata con il suo maestro di scuola, sono innamorati e pare si sposeranno (ma non è carino incontrare il tuo maestro in pigiama a righe nel corridoio di casa!). Il padre di Polleke pare essere un poeta vagabondo, ma in realtà è un tenero tossico che passa da un guaio all'altro, e i nonni contadini sono una coppia all’antica forti del rapporto con la terra, la natura ed il creatore. Polleke ha poi un'amica del cuore, tanti compagni di scuola ed un innamorato di origini straniere, portatore di culture lontane... Il mondo della protagonista può sembrare triste e sconclusionato ma Polleke riesce a leggerlo con la propria intelligente leggerezza e a tradurlo con la propria poesia.
Quando Polleke immagina di morire di imbarazzo a causa di una madre così improbabile, scrive come epitaffio:
Qui giace Polleke,
morta a undici anni
di Madre Strana
Quando Polleke pensa al suo amato Mimum, coetaneo di origine marocchina costretto dai genitori a rompere il fidanzamento con lei perché promesso ad una ragazza del suo paese, scrive:
I tuoi occhi
possono essere così neri
che sembrano l’Africa
e ogni volta che ci guardo dentro
ti vedo là, lontano
Quando i nonni di Polleke le chiedono di recitare una preghiera lei dice:
Quando vedo una mucca
so che Dio esiste
ma se glielo dico
lei protesta a suon di muu
Kujer, premiato con il Premio Astrid Lindgren, riesce a parlare con intelligente leggerezza di temi profondi e delicati: la famiglia frammentata e ricostituita, l’immaturità genitoriale, la droga, la multicultura e l’integrazione. Argomenti che vengono trattati senza alcun pregiudizio: non esiste il bene o il male, esiste l’animo di Polleke che con freschezza e lucidità vive la sua  vita da ragazzina.

 

 

 

 

 

 

            

 

 

 

 

 
 
 
 
  16 marzo  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 
 

 

 

 

Il trattamento Ridarelli
Roddy Doyle
Salani (nuova ed.) 2020, p.108
a partire da 8 anni
 
Vi è mai capitato per strada di calpestare una cacca? Ebbene sappiate che siete appena stati vittime dal trattamento Ridarelli. Si chiamano proprio così questi piccoli esseri pelosi, in grado di cambiare colore come i camaleonti, che puniscono gli adulti colpevoli di avere fatto un torto ad un bambino, magari mangiando l'ultima fetta della torta di casa o incolpandoli di avere fatto una puzzetta in una stanza.
In questo romanzo il trattamento è stato però predisposto erroneamente per il signor Mack il quale, ignaro di quello che la sua scarpa starà per pestare, sta andando tranquillamente al proprio lavoro di assaggiatore di biscotti. Spetterà allora ai suoi tre figli, assieme al Ridarello più piccino (anzi: più piccolo del più piccolo), evitare che il piede sprofondi nella più colossale cacca da marciapiede prodotta dal cane parlante Rover.
La lettura di questo romanzo è un vero spasso e più che mai adatta in queste giornate così tristi e scoraggianti. Doyle ha una scrittura davvero piacevole ed utilizza con grande maestria il tempo narrativo: da un lato viene raccontato molto lentamente, cm per cm, l'avvicinarsi del  piede del Signor Mack al bersaglio puzzolente, e dall'altro il tempo narrativo accelera per descrivere le rapide peripezie che la banda di protagonisti adotta per evitare l'errore maleodorante.
I disegni di Brian Ajhar completano graficamente un'opera imperdibile e spassosa per adulti e bambini. Dopo aver letto questa storia, se mai vi dovesse capitare di pestare una cacca, vi chiederete se avete fatto un torto ad un bambino cercando di scorgere i Ridarelli!
Vi consigliamo una lettura ad alta voce di questa storia così originale che si presta anche a divertenti interpretazioni.
 
 
Segnaliamo qui anche il link al video di Neri Marcoré interprete dell'audiolibro: https://youtu.be/NgXeV85A8M4
 
 
 
 
  15 marzo   . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 
 

 

Il ragazzo che nuotava con i piranha
David Almond, Oliver Jeffers
Salani, 2019, p. 256 
a partire da 10 anni

disponibile gratuitamente in formato ebook su Emilib-Mlol

 

Stanley è un ragazzino orfano che vive con gli zii e tutti insieme lavorano quotidianamente alla fabbrica di pesce in scatola in cui è stata trasformata la casa. Senza poter frequentare scuola e avere mai un giorno di riposo Stanley decide di lasciare i parenti e di farsi adottare dai giostrai di un luna park. In questa stramba e variopinta comunità il ragazzo troverà personaggi sensibili e divertenti, magici e leggendari come Pancho Pirelli, l’uomo che nuota nella vasca dei piranha. Sarà proprio lui vedere in Stan il suo successore…
 

   

 

 

 

 

 

 

 
 
   14 marzo   . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 

 

 

 

Questo (non) è un leone
Ed Vere
Terre di Mezzo, 2019, p. 32
a partire da 3 anni
 
Leonard è un leone un po’ diverso dagli altri…
è un leone gentile che scrive poesie e si emoziona osservando la natura. Insieme alla sua nuova amica Marianna, la papera, gioca, passeggia, fa lunghi e complicati discorsi e contempla il cielo stellato. Ma un giorno,un branco di leoni feroci gli fa notare che il suo modo di essere un leone non è proprio quello giusto e che gli altri si aspettano,perché c’è un solo modo di essere un leone.
Come reagiranno Leonard e Marianna?
Un libro che parla ai piccoli di gentilezza, amicizia e coraggio di essere cio’ che si è anche andando contro gli stereotipi e favorendo la libertà personale nel rispetto di quella altrui.
 

 

 

 
 
  13 marzo   . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 
 
In punta di piedi
Christine Schneider, Hervé Pinel
Orecchio acerbo, 2019, p. 48
a partire da 3 anni
 
Bernardo e Clara sono a letto a casa dai nonni…ma non hanno sonno e in punta di piedi tentano di scendere silenziosamente. Ma al buio urtano un candelabro, la nonna si alza e trova il loro pappagallo Cocò che svolazza. Sarà stato certamente lui. Poi un altro tonfo e il nonno dà la colpa a Grangrosso, un grosso elefante, poi altri BADABUM! CRASH! SPLASH! Shhhhhhhhhhhhhhh! Altri disastri, ma i nonni non si accorgono dei bambini e danno al colpa di volta alla Tigre Milù, al serpente Boboa e scopriamo via via che in casa vivono anche altri animali: un puma, una scimmia. Alla fine i bambini arrivano sin fuori nel buio della notte e si mettono a giocare, si arrampicano su un albero e rompono un ramo: Il nonno scende ed esclama "Non so che hanno stanotte…ne han fatte di crude e di cotte", senza accorgersi, sino alla fine, delle malefatte dei bambini, che tornano a letto indisturbati e incolpevoli.
Ma vi aspetta un finale a sorpresa.
Tra rime e assonanze, suoni onomatopeici e giochi di parole, accompagnati da immagini con contrasti luci e ombre, vedo-non vedo, si snoda una trama divertente dal ritmo brillante, perfetta per una lettura ad alta voce.

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
  12 marzo   . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 
 

 

   

 

Il fiore perduto dello sciamano di K
Davide Morosinotto
Mondadori, 2019, p. 448
a partire dai 10 anni
 
Un viaggio dalle Ande all’Amazzonia, un’avventura in terre in parte inesplorate, ma anche ricche di storia, miti e leggende, dove il confine tra realtà e fantasia è molto sottile, dove si mescolano sogno, speranza, paura, come spesso anche accade nella vita reale.
Siamo in Perù nel 1986, Laila e El Rato sono due ragazzini, si conoscono in una clinica neurologica di Lima: lei figlia di un diplomatico finlandese, lui nato e cresciuto nell’ospedale. Laila scoprirà ben presto di soffrire di una malattia degenerativa molto grave, mentre El Rato patisce la vita soffocante dell’ospedale dove vive quasi da recluso, da sempre.
Un giorno i due si imbattono per caso in uno strano diario, scritto nel 1941 da un certo dottor Clarke e restano affascinati dal disegno di un raro fiore usato dagli sciamani della tribù di K., che secondo le annotazioni di Clarke ha un grande potere curativo.
La speranza di trovare una cura anche se remota, per la malattia di Laila e la voglia di evadere da una vita sempre uguale e senza futuro, sono il punto di svolta della narrazione. E' l’inizio di un viaggio ricco di scoperte e di avventure, ma anche viaggio interiore dei due protagonisti, sorretti da un'amicizia e da un'incrollabile fiducia nell’altro, che sarà capace di sorreggerli e guidarli tra i pericoli e le minacce che non mancheranno.
 
 
 

 

 

                                                                    Vai al successivo: #laletturacontinua